Cascina degli Ulivi is a biodynamic farm up in the hills of Novi Ligure, 30 Kms south-east of Alessandria, an extremely vocated wine area in Piedmont (Italy).

The farm is renowned especially for the wines but there is a lot more behind it: a diversified production of fruit, vegetables and cereals, animal breeding, a holiday home where you can take meals prepared using our own produce and enjoy a holiday – short or long – in our lovely countryside.
Today we have 22 hectares of vineyards, 10 ha of crops, rotating between wheat and forage, 1 hectare of vegetable garden, about 1000 fruit trees and a small cow stable as well as poultry.

In the vineyards we sow different grass seeds every second row to help with soil structure and humus formation and we use minimal quantities of copper sulfate (less than 2Kg/ha per year) and sulfur.We apply biodynamic farming on all our vineyards. The vines are vertical trellis trained and the pruning is either spur or Guyot, with a density of about 5000 vines per hectare.
Every year, we sow green manure composed of many different species that include Gramineae, Leguminosae, Cruciferae, Poligonaceae.

We neither defoliate nor lop. Green harvest is not necessary because we have a well balanced ripening process.

Pest management treatments are limited to sulphur and copper. Copper is used in quantities that are usually lower than 2 kg per hectare per year and this has proven not to leave residues in the soil as it gets easily metabolised by the soil’s micro-organisms.

Cascina degli ulivi è un’azienda agricola biodinamica situata sulle colline di Novi Ligure in provincia di Alessandria.

La cascina è conosciuta soprattutto per i vini, ma il progetto ha un respiro più ampio: una variegata produzione agricola, allevamento, un agriturismo dove è possibile pranzare e cenare con cibi e vini provenienti dalla produzione aziendale biodinamica e soggiornare per periodi più o meno lunghi nella campagna piemontese.
Nei vigneti viene praticato il sovescio di erbaio composto a filari alterni e i trattamenti si limitano all’uso di moderatissimi quantitativi di rame solfato (meno di due kg/ha annuo) e zolfo.
L’orto e la frutta servono all’uso interno ed agrituristico, oltre a fornire alcuni gruppi d’acquisto e singole famiglie.

Tutta la vinificazione, sia dei bianchi, sia dei rossi, avviene senza aggiunta di SO2 (andride solforosa). Su taluni vini si fa una piccolissima aggiunta di SO2 solo all’imbottigliamento. Comunque tutti i nostri vini hanno meno di 40mg/litri di solforosa.
La via naturale invece prevede una tecnica di vinificazione, diciamo a “ossidazione controllata” dove l’ossidazione non è più vista come un mostro ma una componente amica del vino. Ed è possibile solo impiegando uve di grandissima qualità agricola. Né lievito, né enzimi, né vitamine, né sali. Una fermentazione naturale ed eventualmente un utilizzo “gestito” delle fecce. Le fecce contengono molti colloidi che hanno funzione antiossidante e protettive. Ma per usare questa tecnica bisogna vinificare in legno il che ovviamente prevede impegno e costi maggiori.

Seguendo questa via ho sempre prodotto vini rossi senza solforosa con una stabilità garantita di alcuni decenni, ed ultimamente sono anche riuscito a produrre i vini bianchi senza aggiunta di solforosa, che bene lungi dall’essere instabili presentano anzi il problema contrario: hanno bisogno di un’attesa di un paio anni di bottiglia per raggiungere l’armonia ottimale che poi conserveranno a lungo.

Altri dati

Vini presentati in fiera: