Tutto é cominciato con una considerazione sulla traiettoria della vita; come questa sembra essere tracciata se ci si lascia trasportare dalla quotidianità. Poi mi sono chiesto cosa volessi fare da grande e « restare dietro una scrivania» non era un’opzione. Dopo 15 anni di lavoro come ingegnere chimico (tra caffé e computer), ho cercato un’approccio diverso al lavoro e alla vita, cercando un senso all’uno ed all’altro. Ho sentito il bisogno, a 2000 Km dalla mia terra di radicarmi, lavorare al sole ed al vento ed ho scelto la vite. L’agricultura artigianale é la risposta che mi é sembrata la più evidente : usare le mani ed il cervello per curare la vite. Perché sia un patrimonio per le générazioni future. Produrre un vino che esprima al meglio il territorio ed il mio lavoro sulla vigna. Proporre un vino che parli di me. Il Domaine de l’Agramante é nato nel 2018, su 2 ettari di vigna vecchia sul comune di Sabran, nella vallata sud ovest del Rodano. Ho scommesso su questo angolo di Francia di colline dolci, in cui il clima é mediterraneo, con inverni miti e piovosi ed estati calde, che per certi versi mi ricorda la Sicilia. Il vigneto é ripartito su diversi appezzamenti, quasi tutti a fianco di collina, su terrazze di sabbie limose esposte a sud. La scelta di fare della viticultura biologica non ha mai fatto ombra di dubbio, cosi ho cominciato da subito la conversione. A partire della primavera 2020 ho l’intenzione d’ iniziare la pratica dell’agricultura biodinamica. Nel 2018 la mia prima vinificazione e la mia prima cuvée : Ciaulà 2018. Vinificata presso il Mas de Libian e grazie al Mas de Libian. È a contatto con vignaioli come la famiglia Thibon-Maccagno che l’immersione in questo mestiere é stata sicuramente più facile ed appassionante.

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