L’azienda nasce nel 2014, dopo l’esperienza fuori provincia per effettuare gli studi in agraria forte è il sogno di valorizzare una zona viticola difficile e quasi abbandonata nel paese di origine, Buglio in Monte nel cuore della Valtellina. Partendo dai vigneti familiari, negli anni vengono recuperati terrazzamenti incolti, tamponati gli abbandoni, anche se la superficie non arriva ancora all’ettaro, e rimessa in vita la cantina di famiglia nel cuore del borgo dove si trasforma la Chiavennasca e altri vitigni autoctoni. Tutta la famiglia partecipa al secolare susseguirsi delle operazioni. Tradizione e naturalità sono i fili conduttori della gestione in vigneto e in cantina che permettono di trasformare le uve in vini che raccontano di terre, radici, mani e passione. Il motto sulle nostre bottiglie parla chiaro, ogni bottiglia acquistata è 1 m² di paesaggio vitato terrazzato salvato.

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Vini presentati in fiera: